sabato 31 maggio 2008

Da quelle parti sai
non è che ci sia sempre il sole
però non è che neanche tutti i giorni piove
na na na na naaaaaaa na na na na na na na naaaaaaaaa...

martedì 27 maggio 2008

Il metodo GIF

Finalmente inizia la stagione dei concerti all'aperto!

Anche in Val d'Intelvi Estate è sinonimo di t-shirt, grigliate e feste in piazza.
L'unica incognita indipendente dai capricci della mente umana è rappresentata dalla volubilità del tempo atmosferico.
Esistono centinaia di siti web, emittenti radiofoniche e televisive, quotidiani e riviste, colonnelli dell'aeronautica ed esperti locali del meteo ma allo stato dei fatti l'unico sistema riconosciuto in tutto il mondo per assicurarsi scaramanticamente la buona riuscita di un open-air consiste nel metodo GIF.
Questa disciplina tipicamente occidentale, curiosamente si narra trovi le sue origini nei mantra indiani e richiede predisposizione ottimistica verso l'alta pressione atmosferica.
Molti di voi si chiederanno quali siano le tecniche previste dal rito propiziatorio e sarebbe quanto meno sgarbato non illustrarle con un breve vademecum:

Orsù,
concentriamoci sull'immagine di un cielo sereno...
orsù,
volgiamo i nostri pensieri al ricordo di temperature gradevoli...
orsù,
unendo la magia indiana alla sana tradizione popolare,
Laura
Guardiamo il cielo,
ti
Incrociamo le dita,
adoro
Fischiettiamo sfiorando gli zebedei
!
Se avete fatto tutto
Sabato 31 Maggio
in piazza Carminati
a San Fedele Intelvi (CO)
dalle ore 19
potremo finalmente dire alle api,
ai fiori
ed ai milanesi:
Benvenuta Estate!
lo faranno suonando e cantando,
come sempre col cuore
i Surprise
se potessi disegnerei un cuoricino per vederti sorridere!
saliranno sul palco altri 3 gruppi:
Dirty Socks
Blast
Skip Road Blues Band
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Ah raga, quasi dimenticavo, portatevi la fame perchè la cucina inizierà prestissimo a buttare sulla piastra hot dog, costine e salamelle (io preferisco chiamarle luganighe, è più evocativo, no?) .
Ovviamente ci saranno ottime patatine fritte e credo di non andare lontano dalla realtà dicendovi che la birra scorrerà a fiumi...
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Ho scelto di scrivere questa introduzione per ringraziare a modo mio coloro che hanno voluto fortemente realizzare ALLA GRANDE (ripetendo il rituale di cui sopra) una serata in compagnia. Quindi, grazie all'orgoglio dei gestori dei bar della piazza (Centrale e The Plaza) ed allo sbattimento dell'amico Giampa (prezioso sensale tra Pro Loco, Ale, Malik e me) vi aspettiamo per suonare fino a notte tarda e divertirci ancora una volta insieme.
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FAQ
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- I haven't any "zebedei", how can I do? Info at: semisumnadònacuséchetòchi@òcumimèmafapiàncheièmiaspagnulètt.bal
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- How can I have a nice pair of "zebedei"? Info at: vèdettcheaspiegàttiropp@ecapiiancatì.bal

mercoledì 21 maggio 2008

Intervista a Vasco.

Passano gli anni, cambia il clima, cadono i governi, nascono e tramontano le star del pop, del cinema e del pallone, ma Vasco resta Vasco. E tutti lì a chiedersi come faccia a scrivere canzoni così belle, a non perdere mai la direzione, a trascinarsi dietro le generazioni una dopo l'altra. Ora che di anni ne ha 56, lui si gode lo spettacolo da lontano, come se la cosa neppure lo riguardasse più. Ora che esce il suo album di inediti numero 17 («Il mondo che vorrei») può anche prendersi il lusso di non pensare a ciò che scriveranno i giornali.
«Le mie canzoni devono piacere a me. Se poi piacciono agli altri, meglio»

In una delle nuove canzoni canta: «Io non riesco neanche più a capire che cos'ho/e se non viene un angelo, e se non viene un rock'n'roll…».
«Già. Sono le cose che mi servono per andare avanti. E visto che di angeli per ora non se ne vedono, mi attacco al rock'n'roll. Sono trent'anni che vivo di rock'n'roll».


In «E adesso tocca a me» canta: «E adesso che non ho più il motorino che cosa me ne faccio di una macchina?».
«È proprio questo il punto. Il mio motorino mi portava in capo al mondo ogni mattina. Ora ho una Mercedes 5000, ma ci sono pochi posti dove ho voglia di andare. O dove posso andare: non giro più liberamente, io».

Nell'album, però, ci sono anche delle canzoni d'amore. E sono tutte passionali.
«Quando scrivo canzoni d'amore il tempo non esiste. Attingo a emozioni di oggi, di ieri e di domani».
La vita l'ha tradita spesso?
«Non è una questione di episodi, si tratta di un discorso generale. Non ho le ali per volare, per esempio, e c'è troppo traffico in giro. In fondo l'avevo già capito ai tempi di “Vita spericolata”, quando chiedevo una vita come quella dei film. Una vita in cui ogni istante succede qualcosa. Senza pause, senza attese, senza momenti di noia. Per questo negli anni mi sono reso conto di quanto sia importante l'immaginazione. Sono i sogni a rendere sopportabile la vita».

Cosa fa quando è in California?
«So poco l'inglese, non posso parlare con la gente o guardare la tv. Sono solo e isolato anche lì. Dovrei passarci più tempo e imparare. Comunque i soldi servono poco».

Che cosa c'entra questo?
«C'entra. Perché ora che di soldi ne ho, vorrei andare in un negozio, sganciare 1.000 dollari e dire: “Impiantatemi la lingua inglese”. E invece non si può fare. E allora che me ne faccio dei soldi?».