giovedì 27 marzo 2008

Genesi

A prescindere dal non trascurabile fatto che parlare di musica è come ballare di architettura, voglio raccontare come si svolsero gli eventi che portarono alla formazione della band.

Il progetto Surprise vide la luce alla fine di Marzo del 2007 davanti ad un sano aperitivo in piazza, da sempre fucina di eventi e mistico crogiuolo di spontaneità.
In quella tiepida serata l’amico fraterno Simone (nella foto), avvertendo l’esigenza di fare musica dal vivo nella nostra adorata Valle, mi chiese se fossi disponibile per un esperimento : una jam session* rock…
Complice la mia ben nota riservatezza, mista a consapevole difficoltà di comunicazione, titubai parecchio prima di decidere.
Sulle prime fui molto combattuto in merito al fatto di accettare un’ipotesi tanto azzardata e optai, riluttante, per una soluzione intermedia tra il cortese rifiuto e la malcelata accondiscendenza. Ricordo, come se fosse oggi, l’accuratezza nella scelta delle parole: ‘Osti se ci sto!’...
Detto fatto prese forma il gruppo base: Simone drummer, Gianca guitar, Pietro guitar, Teo bass, Diego voice.
Venerdì 13 Aprile 2007 si concretizzò la prima Surprise Night Live grazie alla disponibilità del Lello’s bar e al suo splendido staff ;-)
La mia memoria riporta alla luce i ricordi e le sensazioni di quella serata...
Luci basse, entusiasmo che morde il freno, atmosfera che suggerisce tra gli astanti frasi tipo ‘chi cacchio sono questi?’ e poi si parte con i pezzi provati una volta sola ma sentiti mille. Apriamo la serata con Gimme some lovin’ seguita da Proud Mary… intervallo per raccogliere gli applausi e poi giù con Sweet home Alabama e Roadhouse blue’s… su le mani… giusto il tempo di dedicare Wonderful tonight e asciugare il pavimento che si riparte a fuoco con Long train runnin’ dove Simone apre le menti… applausi… ma non c’è pace ed è subito Cocaine per scatenare le corde di Gianca e Pietro… standing ovation… poteva forse mancare Imagine per rinnovare lo spirito di amicizia? Certo che no e nemmeno Let it be… bisogna aspettare fino a Knockin’on heaven’s doors prima di vedere altri 4 musicisti avvicendarsi come da pronostico. Anche perchè l'amico Teo sopporta pochissimo la ballade del Zimmermann.
Una pausa per buttar giù la birra e si ricomincia da capo...
Chi c’era ricorderà che TUTTI i pezzi furono bissati e alcuni anche trissati.
Questa è la Musica come l’abbiamo vissuta noi quella sera.
Questo è solo l’inizio…

*Ora, molti di voi mi prenderanno per pazzo ma ritengo doveroso spiegare il meccanismo che regola una jam session. Si prendono alcuni musicisti dotati di strumenti musicali e poi si comincia a suonare ciò che più diverte, improvvisando. La parte divertente è che ogni musicista presente nel locale può prendere posto sul palco (quando c’è…) e dare il proprio contributo al fine di rendere unica e irripetibile la serata. In buona sostanza la JS è la voglia di stare insieme con gli amici su e giù dal palco ed è la molla che ci spinge a creare sempre una surprise...

2 commenti:

Laura ha detto...

nessun commento sulla tua capacità cominicativa e scelta delle parole più giuste!!!
mai regalo così azzeccato!!
ora vorrei leggere le emozioni anche degli altri!!

Anonimo ha detto...

Complimenti per il blog alla Men8, e sopratuttto ai Surprise per il loro stile coinvolgente.
Siete graditi ospiti del blog del C.S. Thalia: venite a trovarci.